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Progetti europei sull'arboricoltura da legno

Individuare materiale di base con superiori caratteristiche produttive e adattative di Juglans spp. per arboricoltura da legno

 

Il Progetto EU SAFE

 

Il progetto Walnut Brains

 

 

 

 

 

 

 

Individuare materiale di base con superiori caratteristiche produttive e adattative di Juglans spp. per arboricoltura da legno

 

Articolo di approfondimento dal titolo: Primi risultati di una rete d'impianti di confronto di accessioni europee di noce (Juglans spp.) da legno

Nel 1995, nell'ambito di un progetto dell'UE, è stata costituita una rete europea di 13 impianti sperimentali per la conservazione ed il confronto d'accessioni di noce del continente. Sono state raccolte 9 progenie e 8 provenienze di J. regia L. più 2 ibridi francesi (NG23xRA e MJ209xRA) al fine di individuare materiale di base con superiori caratteristiche produttive ed adattative. 

I marcatori molecolari, quali RAPD ed isoenzimi, hanno permesso di valutare la variabilità genetica, evidenziando una minore distanza genetica tra Bleggiana e Feltrina tra le italiane; per gli ibridi, invece, è stato riscontrato un profilo genetico intermedio tra le specie parentali (J. regia L. e J. nigra). 

In Italia, sono stati costituiti 3 impianti (Orvieto -Tr, Chiusi -Si e Tapogliano -Ud), di cui sono riportati i risultati sino alla primavera '99; tali siti sono stati tra i più idonei per l'accrescimento del noce. In queste condizioni, le Italiane Feltrina e la Bleggiana hanno avuto i migliori accrescimenti, insieme ai 2 ibridi. Quest'ultimi, unitamente alle Francesi Charentes e Lozeronne hanno manifestato una miglior dominanza apicale nell'impianto d'Orvieto. 

Alcune accessioni meridionali, nonostante i buoni accrescimenti (ad es.: la greca West Crete e la spagnola MBT122), sono state le più precoci ad entrare in vegetazione, risultando più sensibili alle gelate tardive, con ripercussioni negative sulla forma del fusto. E' stata determinata una relazione negativa tra forma del fusto e fenologia fogliare. Differenze d'efficienza d'uso idrico sono state riscontrate tra le accessioni, attraverso l'analisi della discriminazione isotopica del C; tali differenze sono risultate correlate agli accrescimenti dell'impianto d'Orvieto. 

I risultati indicano la fondamentale importanza dell'origine del materiale d'impianto, per ottenere piantagioni di noce da legno in grado di giungere a buon fine.

 

 

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Il Progetto EU SAFE

 

 

SAFE (Silvoarable Agroforestry for Europe) www.montpellier.inra.fr/safe/ porta avanti studi sui modelli colturali del noce da legno. Sono realizzati studi per individuare modelli di lavoro su terreni agrari conoscendo la coltivazione di piante legnose e di piante erbacee annuali o poliannuali in Europa. L'obiettivo è di riuscire a parificare i contributi comunitari elargiti tramite la Politica Agricola Comunitara (PAC) per le consociazione alberi/colture agrarie e le due attività separate. 

Al progetto partecipano numerose istituzioni di ricerca europee, tra cui figura per l'Italia l'Istituto di Agroselvicoltura del CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) di Porano (TR)

Per maggiori informazioni consultare il sito all'indirizzo www.montpellier.inra.fr/safe/ , o contattare il Dr. Pierluigi Paris piero.paris@ibaf.cnr.it, tel. 0763.744674 dell'Istituto di Agroselvicoltura.

 

 

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 Il progetto Walnut Brains

 

 

"Walnut B.R.A.I.N.S." Basic Research for Agroforestry and Industry: Network and Standards è un progetto finanziato dalla Comunità Europea, attualmente concluso, sul noce da legno (Juglans spp.) in cui vi sono coinvolti università, istituti di ricerca e aziende della filiera legno appartenenti a sei Paesi europei: Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia e Spagna. 

All'indirizzo www.juglans.org si trova il sito relativo al progetto in lingua francese, inglese, italiano e spagnolo. 
L'obiettivo era quello di incrementare la quantità e la qualità delle piantagioni di noce in Europa, standardizzando le caratteristiche e le utilizzazioni al fine di fornire legname di pregio alle industrie dei paesi UE. Sono promossi gli impianti di noce selezionato, collocati in aree agricole e in particolare viene stimolato lo studio di nuovi sistemi colturali per la gestione delle aziende agricole che hanno anche impianti di arboricoltura da legno. E' rivolta particolare importanza agli standard per il legno e alle nuove tecnologie di lavorazione (vaporizzazione, essiccazione e colorazione) attraverso progetti in cui sono coinvolte due compagnie private che collaborano con laboratori di ricerca pubblici, distribuiti nei sei paesi della UE che aderiscono.

Il progetto ha previsto: studi inerenti le caratteristiche tecnologiche del legno di noce; sviluppo di nuove tecniche al fine di migliorare i prodotti finiti attraverso il perfezionamento e la ricerca di nuovi sistemi colturali per produrre legnami di pregio in periodi più brevi (25-30 anni); definire nuove e obiettive norme commerciali; costituire una rete europea che riunisca ricercatori, vivaisti, arboricoltori, proprietari di segherie, trancerie ed ebanisti con lo scopo di sviluppare la filiera del legno di noce e il suo mercato.

Nel sito è disponibile un elenco ben fornito di pubblicazioni inerenti il noce, suddivise per argomento in: fisiologia, genetica, arboricoltura, qualità del legno, aspetti economici. Sono segnalati anche libri inerenti l'arboricoltura da legno.

Per ultimo segnaliamo che nella sezione collegamenti interessanti (interest link), vengono indicate una serie di pagine Web dove reperire informazioni di vario genere su questa pianta. Il sito concluso il progetto è stato "abbandonato", ma alcune informazioni utili si trovano. 

Articolo in lingua inglese "Walnut demonstrates strong genetic variability for adaptive and wood quality traits in a network of juvenile field tests across Europe" che riporta i risultati del progetto.

 

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